Lettera di Natale
Care/i iscritte/i,
l’anno volge al termine ed è tempo di buoni
propositi: ci permettiamo di elencarne almeno otto, che sono gli obiettivi
minimi su cui, ancora nel 2019, porteremo avanti la nostra azione:
1. RINNOVO
SOLLECITO DEL CCNL (che scade il 31/12/2018):
appare stridente in questo contesto
leggere, nelle bozze della legge di
bilancio, la quasi totale assenza di risorse per il rinnovo del Contratto
degli insegnanti (è del 14 dicembre la firma del contratto dei dirigenti
scolastici - che hanno, loro sì, una contrattazione specifica - che ha
portato loro un aumento di 460 euro netti al mese dal gennaio 2019...). Non
vorremmo che il governo ricadesse nel comportamento omissivo e dilatorio dei
precedenti, tale da determinare la pronuncia, della Consulta
sull’incostituzionalità del mancato rinnovo contrattuale, ben nove anni di
vacanza contrattuale, che hanno azzerato l’unica modalità di recupero
parziale del potere d’acquisto dei nostri salari, tra i più bassi del
pubblico impiego, del tutto inadeguati rispetto al livello di responsabilità
attribuito alla funzione, e tra i più bassi in Europa.
2. RECUPERO
DELLO SCATTO 2013: In primis ci deve essere restituito lo
scatto che ci è stato scippato
nel 2013, un danno di circa 1000 euro a
fine carriera per ciascuno di noi.
3. PENSIONE
O PART-TIME “PROFESSIONALE”: in attesa della ormai chimerica
“quota 100”, che non avrà, a quanto pare, nel 2019 alcun effetto sul
personale scolastico, rilanciamo la nostra proposta di utilizzare negli
ultimi 5 anni di servizio il personale docente esperto in attività di
tutoraggio e
formazione dei neoassunti, con un part-time
che consenta di alleggerire il lavoro di docenza: come
insegnanti conosciamo bene il problema di
chi, dopo una lunga carriera, è trattenuto in servizio ben
oltre l’età in cui le energie, anche
fisiche, necessarie per affrontare il proprio difficile compito, ormai
non ci sono più.
4. SUPERAMENTO
DEFINITIVO DELLA L. 107: le promesse di abrogazione della
legge 107 si stanno realizzando con incomprensibile lentezza, perfino quelle
a costo zero.
5. NIENTE
GENITORI E STUDENTI NEL COMITATO DI VALUTAZIONE: una
“riforma” che non costerebbe
nulla e che consentirebbe la restituzione
della dignità professionale agli insegnanti, accompagnando fuori quei poveri
smarriti studenti e genitori chiamati da una legge irragionevole e assurda a
far parte di quello che dovrebbe un organo collegiale e professionale ad
altissima responsabilità.
6. TUTTO
IL BONUS DOCENTI IN BUSTA PAGA: corollario della decisione
precedente, sarebbe
l’eliminazione completa di questo
controverso istituto, i cui fondi, timidamente dimezzati dal
Contratto attuale, vanno tutti riversati a
recupero delle proposte precedenti.
7. MODIFICA
DEL SISTEMA ELETTORALE DELLE RSU D’ISTITUTO: con
l’introduzione della doppia scheda elettorale, di un sistema di
contrattazione provinciale (ora possibile, dopo l’abolizione degli ambiti),
con la separazione dei fondi contrattuali alla sorgente, in modo da non
avere sperequazioni da scuola a scuola.
8. DIGNITÀ
DELLA PROFESSIONE DOCENTE: restituiamo a ciascuno il ruolo
che gli è proprio: i dirigenti
organizzano, i docenti insegnano, gli
studenti imparano, i genitori collaborano rispettosamente con
la scuola e si informano del rendimento dei
loro figli. Gran parte della nostra professione si è invece
burocratizzata in adempimenti cautelari
(compiti da indicare minuziosamente sul registro elettronico, accesso agli
atti scaricato sulle spalle dei docenti, ecc.) e in atti valutativi
sindacabili da chiunque. Non smetteremo mai di contrastare questa “moderna”
deriva della scuola.
Nel comunicarvi che la sede
resterà chiusa dal 21 dicembre al 7 gennaio, vi inviamo i
più sinceri auguri di Buon Natale 2018 e di un sereno e felice 2019.
Il Direttivo Gilda Insegnanti di Bologna
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